Fauvismo
Il primo, cronologicamente, dei grandi movimenti della pittura del 20° secolo. Il primo ad usare questo termine fu il critico Louis Vauxcelles -che parlò in occasione del Salone d'autunno del 1905- del fauv (FR, Fauves = belve), riferendosi al lavoro di Matisse, Vlaminck, Marquet, van Dongen, Rouo, ecc. Sotto l'influenza dei neoimpressionisti, soprattutto di Van Gogh, i fauves adoravano il colore, ritenendolo elemento di base di ogni quadro. I colori piatti e violenti, spesso utilizzati in modo arbitrario per scopi decorativi o anche sentimentali, sono forse l'unico elemento comune che habbo questi pittori molto differenti tra loro. Il Salon d'Automne del 1905 e l'Independent Salon del 1906 sono stati i momenti salienti del movimento, ma ben presto venne oscurato dal cubismo. Dufy, Friesz, Braque e Metsingker avevano esposto con loro nel 1906 e nel 1907.