Stile Romanico
Lo stile che ha dominato nell'architettura, scultura, pittura e nelle arti minori a partire dalla metà del 10° (e di conseguenza del Rinascimento Carolingio) fino alla fine del 12° secolo. In architettura, le caratteristiche principali sono gli archi circolari, le mura e le colonne spesse, le proporzioni pesanti, le finestre piccole e i passaggi a volta. Sempre nei termini di stile romanico, vi sono differenze significative a seconda del luogo: l'Italia è sempre rimasta abbastanza fedele ai modelli classici, la Francia presenta scuole diverse a seconda della regione, l’Inghilterra segue la Normandia preferendo le grandi lunghezze, in genere con un’estremità quadrata ad est e una facciata ad ovest con due torri, la Germania ha continuato a sviluppare ulteriormente i principi dell’architettura romanica, anche dopo la comparsa del gotico in altri paesi, risultato dell'evoluzione delle tecniche di volteggio e del desiderio di più luce, ha iniziato dalla regione di Ile-de-France, in Francia, la scultura in rilievo è stata ampiamente utilizzata nelle chiese romaniche, anche se sono apparse solo verso la fine di questo periodo. Per quanto riguarda la pittura, si sono salvati diversi affreschi in varie chiese della Francia, dell’Italia e della Spagna. La pittura e la scultura romanica, che include elementi della tradizione paleocristiana, bizantina e dall'arte dei cosiddetti barbari (soprattutto nel Nord Europa), presentano una varietà stilistica simile a quella dell’architettura romanica. Come caratteristiche principali possono essere considerate le forme distorte ed allungate, l'uso di motivi vegetali, forme geometriche, intrecciate tra loro ed il movimento ritmico intenso. Elementi simili dominano, infine, anche nella lavorazione del metallo, nei gioielli e nei manoscritti illustrati della stessa epoca.